Paraguay e Trinidad, adios
I sudamericani si impongono 2-0 grazie a un'autorete di Pancho nel primo tempo e al gol di Cuevas nel finale. Caraibici vivaci solo nella ripresa, si infortuna Glen. Per entrambe avventura finita.

 

KAISERSLAUTERN, 20 giugno 2006 - Il Paraguay chiude il suo Mondiale in bellezza, vincendo 2-0 contro Trinidad e Tobago e raggiunge il suo obiettivo: realizzare almeno un gol, unico souvenir di Germania 2006. I caraibici escono invece a mani vuote: nè vittorie nè gol, solo il punticino di consolazione strappato nella gara d'esordio alla Svezia.

L'olandese Beenhakker cambia tre pedine: il pluridecorato Hislop, eroe contro l'Inghilterra almeno fino all'82', Gray e Jones, mandando in campo Jack, portiere titolare fino al riscaldamento dell'esordio e poi prima infortunato e quindi accantonato, Avery John e Glen. Per Trinidad e Tobago è sfida a distanza con la Svezia, sempre che cominci col far suoi i tre punti. Nel Paraguay che cerca almeno il gol della consolazione, dopo la già aritmetica eliminazione, giocano il probabile match d'addio Gamarra e Acuna, mentre Nunez recupera dall'infortunio.

In realtà il primo tempo è monologo sudamericano, con Jack che, per non essere da meno del collega, salva il risultato due volte nei primi tre minuti, su Valdez e Santa Cruz. Il Paraguay capisce di aver la gara in pugno e se la prende comoda, Trinidad non dà segni di intraprendenza e sta un po' a vedere come si mette. E infatti succede poco e niente per una ventina di minuti, Poi il Paraguay si dà una mossa, capisce che senza qualche accelerazione una miglior tecnica comunque non paga contro i tenaci caraibici, e passa in vantaggio.

E' il 26': punizione di Acuna, colpo di testa di Dos Santos, Sancho ancora di testa devia alle spalle di Jack e si dispera. Ma il dado è tratto, il Paraguay non si ferma più. E cerca il raddoppio con convinzione. Ma Jack ancora dice no (due volte a Valdez), l'italiano Rosetti anche (non convalidato un gol a Caniza per fuorigioco), persino Theobald toglie dalla linea di porta un diagonale di Paredes. E Trinidad? Non pervenuto, i Soca Warriors non vanno oltre un calcio elementare che non trova alcuno sbocco offensivo (Bobadilla tocca un solo pallone, su conclusione di Glen, poi uscito per infortunio).

La ripresa riparte invece su ritmi tutti caraibici: Trinidad ritrova come per magia intraprendenza e vigore, cotringendo il Paraguay a rinserrare le fila. E il tiro al bersaglio della fine del primo tempo si trasforma in un massiccio ripiegamento dalla propria trequarti in giù. Ma la pressione di Yorke e C. non si concretizza in conclusioni pericolose, e dura anche poco. Poi il Paraguay riprende in mano la partita, cerca di sorprende l'insuperabile Jack, e la gara diventa finalmente varia e ricca di capovolgimenti di fronte. Wise e Latapy vivacizzano la manovra, ma sono ancora i sudamericani a passare: al 40' Cuevas duetta con Santa Cruz e realizza il 2-0. E per Trinidad e Tobago è davvero finita, cessa anche la musica sugli spalti.