Azzurri, si entra nel vivo
Stasera alle 20.30, a Pretoria, la Nazionale di Lippi
farà il suo esordio in Confederations Cup.

 

Fabio Cannavaro, migliora ma non è ancora recuperato.15 giugno 2009 - Ci siamo. Oggi alle 13.30 (ora di Città del Messico), a Pretoria, l'Italia debutta in Confederations Cup, contro gli Stati Uniti. Lippi dà fiducia al gruppo storico, ai suoi campioni del mondo, che non lo hanno mai tradito.

L´atmosfera — Bella. Il tempo è eccellente - dopo le prime giornate fredde e piovose di cui Lippi si era lamentato anche ieri in conferenza stampa -. L’atmosfera è frizzante. Per l’eccitazione della popolazione sudafricana, grande appassionata di calcio, soprattutto nella sua componente nera. Ieri a Soweto, la township più famosa di Johannesburg, prima della partita, c’era un entusiasmo smisurato. Con bambini che giocavano con un pallone di pezza: sorrisi e rovesciate, di fronte alle proprie baracche. E poi l’esordio dei Bafana Bafana, preceduto da una coinvolgente cerimonia d’apertura: musica e colori. E tanta voglia di stupire il mondo, del pallone e non. E ancora maxischermi ovunque, in città. Poi il pari in campo, un po’ deludente, con l’Iraq. Quindi è scesa in campo la Spagna. Che ha tritato la Nuova Zelanda, finita sotto le ruote di un cingolato giunto alla tredicesima vittoria di fila. Ora tocca a noi rispondere. Lippi "sente" il momento, ha parlato di mani che cominciano a sudare. E’ l’ora di giocare.

Gli azzurri — Il c.t. punta sulla vecchia guardia, i "vecchietti" di mille battaglie sportive, spesso vinte. In difesa mancherà Cannavaro, infortunato, al suo posto Legrottaglie, che forma una coppia centrale affiatata con Chiellini, suo compagno di reparto alla Juventus. In mezzo Gattuso dovrebbe essere al suo posto: quello di Ringhio è un recupero clamoroso: ha bruciato le tappe riprendendosi da un infortunio che sembrava averlo messo fuorigioco fino alla prossima stagione. In avanti Camoranesi e Iaquinta dovrebbero agire ai lati di Toni. L’esterno italoargentino è unico per la sua capacità di sdoppiarsi tra centrocampo e attacco, l’attaccante della Juve (che vanta un blocco di 5 titolari, c’è anche Buffon), è in grande forma, e partendo dall’esterno dovrebbe avere spazio a disposizione per scatenare la sua progressione micidiale. Toni e Gilardino continuano il loro ballottaggio in attacco.

Gli avversari — Già, gli Usa. Temibili dal punto di vista statistico: al Mondiale del 2006 ci hanno fermati sul pari. E dal punto di vista del ranking Fifa, che li pone ad un ragguardevole 14° posto. Lippi ne teme la capacità atletiche e qualche individualità, quella che spicca è Donovan, una recente parentesi al Bayern Monaco. I due gioiellini classe 1989 Adu e Altidore dovrebbero invece partire dalla panchina. Ma l’incognita più grande per gli azzurri è rappresentata dalla prima partita. Mai facile. Dal nome dell’avversario, che si corre il rischio di sottovalutare, e soprattutto dalla necessità di mettere in valigia, per poterla disfare solo il 28 giugno, a fine torneo, subito tre punti. Da doppiare giovedì contro l’Egitto. Per poi presentarsi alla sfida con il Brasile con la qualificazione in tasca e giocarsi verosimilmente il primo posto che permetterebbe di evitare la Spagna in semifinale. Ma non guardiamo troppo avanti. Adesso è conto alla rovescia per l’esordio: ai 1200 metri di Pretoria, altitudine cara agli sprinter perché favorisce i tempi da record, va evitata una partenza falsa.

 

(La Gazzetta dello Sport)