Australia, gol e festa mondiale
Prima rete e prima vittoria nella competizione per i "Socceroos", che superano 3-1 il Giappone. In vantaggio i nipponici con Nakamura, Cahill (doppietta) e Aloisi ribaltano il risultato.

 

KAISERLAUTERN, 12 giugno 2006 - L'Australia trova i primi gol mondiali e vince la sua prima gara, a 32 anni dall'unica apparizione nella competizione, a Germania '74, regolando 3-1 il Giappone di Zico, esordiente in un Mondiale da allenatore. In vantaggio i nipponici con Nakamura al 26' del primo tempo, ribaltano il risultato Cahill (doppietta) e Aloisi, fra il 39' e il 47' della ripresa.

La squadra di Hiddink parte di slancio, il Giappone, alla terza partecipazione consecutiva, pare intimidito e in difficoltà di fronte all'iniziale furia dei "Socceroos", che già dopo 6 minuti potrebbero passare con Viduka. Ma Kawaguchi dice di no a una doppia conclusione ravvicinata dell'attaccante australiano. Poi c'è tanto ritmo e tanta Australia, con il portiere asiatico ancora sugli scudi su una conclusione di Bresciano. Il Giappone mette fuori la testa al 23', con Takahara che manda a lato di un soffio. Secondo affondo, prima rete: al 26' un cross di Nakamura si trasforma in gol, irregolare per la spinta di Takahara su Schwarzer ma convalidato dall'egizioano Abd El Fatah.

L'Australia si trova così ad aver speso parecchio senza aver raccolto nulla, anzi addirittura sotto di un gol. Il contraccolpo c'è e si vede: la manovra rallenta, il Giappone prende coraggio e iniziativa, il solo Bresciano riesce a spaventare i "Blue Samurai" facendo sibilare il pallone a un centimetro dal palo. Kewell e Viduka si battono senza risparmio, ma senza la necessaria lucidità. E la possanza australiana non sorretta dal ritmo ha la peggio contro la guizzante agilità nipponica.

Nella ripresa l'Australia paga l'ardore iniziale: si vede da subito che è in riserva, nonostante spinta e generosità non vengano mai meno. Ma raramente arriva al tiro (Kawaguchi è chiamato in causa solo al 23' da Viduka su punizione) e nemmeno riesce a costruire occasioni da rete. Mentre il Giappone, anzichè cercare di chiudere il conto, si adatta alle difficoltà australiane e si limita a un ordinario controllo della gara. Hiddink imbottisce la squadra di tutto il repertorio offensivo di cui dispone e la storia della gara gli darà ragione: proprio i due ingressi più freschi, Cahill (in campo dall'8') e Aloisi (dal 30'), ribaltano l'esito del match. Il primo, storico gol arriva al 39', con Cahill bravo a d approfittare del primo errore di Kawagushi. Poi lo stesso Cahill, al 41', atterra Komano in area: sarebbe rigore, ma l'arbitro sorvola ancora. E l'Australia dilaga: Cahill raddoppia al 44', Aloisi (che realizzò il gol-qualificazione contro l'Uruguay) fissa il risultato sul 3-1. Trentadue anni di attesa, otto minuti per cambiare la storia.