Conta solo battere il Ghana
Lippi incontra la stampa a Duisburg: "E' una gara fondamentale. Onoriamo il torneo, non facciamo tabelle: il resto verrà da solo". E il c.t. prova a smorzare le polemiche.

 

DUISBURG (Germania), 8 giugno 2006 - "Casa Azzurri" è dentro lo stadio del Duisburg; ritaglio tutto italiano della Nazionale che qui, domani sera alle 20, affronterà le giovanili della squadra tedesca. Marcello Lippi nella sua prima conferenza stampa internazionale organizzata nell'impianto, stempera le tensioni, modera i termini, usa parole come "ottimismo" e "fiducia". Sono tempi duri, si sa, ma il c.t. è dentro il suo Mondiale. Se lo coccola. E pensa già al Ghana.

"Gli infortuni? Non ci siamo fasciati la testa - afferma -. Arriviamo all'11 giugno (vigilia della sfida con la squadra africana), poi tirerò le conclusione. Non mi piace piangermi addosso; a cinque giorni dalla sfida non parlo di formazioni". Sottolinea: "Dobbiamo essere positivi, andiamo avanti con fiducia con i giocatori che abbiamo a disposizione". Ma si arrabbia quando qualche giornalista ritorna sul mancato contatto tra i tifosi e la squadra all'arrivo a Dusseldorf. "Quando siamo atterrati, otto macchine della polizia e otto moto ci hanno prelevati. Potevamo ribellarci? A Duisburg, poi, non ho visto questo astio; non ho sentito certe frasi riportate dai giornali. Dopo l'incontro con la commissione arbitrale, i ragazzi sono usciti dall'hotel e hanno incontrato i tifosi".

Inevitabili le domande sulle intercettazioni: "A Coverciano siamo stati disponibili con la stampa. Adesso basta: qui in Germania abbiamo deciso di parlare solo di Mondiale". Teme il Ghana, soprattutto la crescita della Nazionale di Appiah. Teme la tecnica, la velocità e l'individualità. Ma si fida del suo gruppo, anche di chi sostituirà elementi come Gattuso e Zambrotta, poiché Nesta appare recuperabile. A proposito di Gattuso, Lippi afferma di non essere mai stato tentato di chiamare un altro giocatore. "Una volta valutata l'entità del suo infortunio, considerati normali i tempi di recupero, ho scartato l'idea". E aggiunge: "State tranquilli, non ho portato in Germania giocatori usurati. Totti? E' recuperato".

L'obiettivo è unico: "Voglio trasmettere la più grande fiducia ai ragazzi anche nei momenti di difficoltà. Motivarli fino in fondo. Sono entusiasti come me: sono sicuro che non mi deluderanno. Ho sempre sognato di partecipare a un Mondiale, un'idea che nel passato non mi ha mai sfiorato, né come giocatore, né come tecnico. Adesso siamo qui per onorare il torneo senza fare tabelle. Battiamo il Ghana, gara fondamentale. Poi il resto verrà da solo".