L'Italia prova a spiegarsi
Lippi annuncia l'allenamento pomeridiano a porte chiuse. Ma Abete dice: "Non c'è la volonta di chiudersi". Riva: "Non snobbiamo i tifosi". Cannavaro: "Pensiamo a giocare".

 

DUISBURG, 8 giugno 2006 - Primo giorno di allenamenti per l'Italia in Germania e primo cambio di programma. Rifacendosi alle regole Fifa che impongono alle nazionali di concedersi alla stampa almeno per venti minuti, il c.t. Marcello Lippi decide di non sforare i tempi. Così permette ai media di seguire lo stretching, il torello e un frammento della partitella a campo ridotto della seduta mattutina per milleduecento secondi esatti. Bastasse questo. A sorpresa il commissario tecnico informa che la seduta del pomeriggio si terrà a porte chiuse.

Ai giornalisti indispettiti, il capo delegazione della Figc, Luigi Abete, risponde: "Non c'è aria di chiusura, né la volontà di chiudersi. Ieri abbiamo avuto una bella accoglienza e per questo ringraziamo i tifosi". Ma fa anche capire che esistono regole da seguire, come quelle imposte dalla Fifa, ma anche i ruoli da rispettare. Insomma, se Lippi ha deciso così bisogna adeguarsi. E come Abete anche Gigi Riva, dirigente e accompagnatore degli azzurri, cerca di stemperare le tensioni, smentendo assolutamente chi ha accusato l'organizzazione azzurra di avere snobbato i tifosi che per ore hanno atteso ieri a Dusseldorf l'arrivo della Nazionale.

"Ci siamo soltanto attenuti alle rigide regole imposte dalla sicurezza; non abbiamo snobbato nessuno. Quando siamo arrivati a Duisburg, dopo la riunione con gli arbitri Fifa (e la cena; n.d.r.), siamo usciti tutti per salutare i tifosi, firmare autografi e metterci a disposizione". Riva preferisce spostare l'obiettivo sui giocatori: "Il gruppo è sereno; siamo partiti in una situazione particolare; conosciamo i problemi. Noi siamo venuti qui per giocare i Mondiali sul campo".

La pensa così anche Cannavaro, che spiega: "Io ho sempre pensato a giocare al calcio, per me la cosa più semplice - ha dicharato il capitano azzurro a chi gli chiedeva delle sue audizioni davanti ai magistrati che si occupano di Calciopoli-. A Coverciano sono sempre stato disponibile, ho parlato di questi argomenti, ma adesso vogliamo pensare soltanto alle partite. Io sono sempre convinto che il nostro calcio continui a richiamare l'attenzione di tanti tifosi, speriamo di farli felici qui in Germania".