Mirandola, il crollo del Duomo.
 

28 maggio 2012 - Sono sedici le vittime accertate delle nuove scosse in Emilia. Con la conta delle vittime, durante un'audizione in Senato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà annuncia che «il governo intende deliberare il lutto nazionale lunedì 4 giugno». E un minuto di silenzio è stato osservato alla Camera. «C'è almeno un disperso», ha proseguito «e circa 350 i feriti. Quello di oggi è un altro sisma. Bisogna ricominciare da capo». Per Franco Gabrielli, numero uno del Dipartimento nazionale di Protezione civile, lo sciame che ha martoriato l'Emila per tutta la mattinata «non può essere considerato una scossa di assestamento, ma è un altro terremoto che ha rimesso in discussione tutte le strategie». In queste stesse ore, continua Gabrielli, «stiamo cercando di capire le ragioni dei crolli per modulare i comportamenti e dare indicazioni alle popolazioni sulle cose che possono essere sicure. Vorremmo attendere puntualmente le verifiche dei tecnici sulle civili abitazioni e sui capannoni industriali. In questo momento è fondamentale che le persone abbiano informazioni puntuali». E sono in arrivo nuove colonne mobili nella provincia di Modena. «La prima esigenza è dare soccorso alle persone- ha continuato Gabrielli- trovare i dispersi e contare i morti, che non sarà una cifra insignificante». Le previsioni parlano inoltre di almeno 8.000 sfollati, che si aggiungono alle migliaia di sfollati della prima ondata di scosse, per un totale di 14 mila. Le 17 vittime confermate al momento sarebbero tre a Mirandola, tre a San Felice sul Panaro, otto a Medolla, due a Concordia e uno a Novi.

 

Mirandola, il crollo del Duomo.

 

SCOSSE - La terra ha tremato per tutta la mattinata. Cinque forti scosse sono state avvertite con epicentro tra Carpi, Medolla e Mirandola nel modenese. La prima alle 9 circa, replicata in maniera più leggera alle 10.24 e alle 11.50. Un'altra alle 12.56 è stata di magnitudo 5,8, con epicentro spostato a Nord-Ovest. Poi alle 16.39 l'ultima scossa 3,9 più profonda delle altre nel modenese a una profondità di 20.6 km.

STRAGE DI LAVORATORI - Nel crollo della ditta Meta di San Felice sul Panaro, che ha causato tre morti, uno degli operai che hanno perso la vita era Kumar, 27 anni, del Punjab. La comunità sikh si è radunata davanti ai cancelli per «aiutare e pregare». «Kumar era stato chiamato dal proprietario perché la ditta doveva andare avanti. E lui - ha detto Singh Jetrindra, rappresentante della comunità - è dovuto andare a lavorare perché non poteva perdere il posto». Kumar è morto assieme a un altro operaio marocchino e a un ingegnere italiano che stava eseguendo i controlli di stabilità all'interno della fabbrica metalmeccanica. Altri tre lavoratori sono morti per il crollo della ditta Bbg di Mirandola (Modena) che aveva ripreso l'attività lunedì, dopo lo stop imposto per le verifiche di agibilità in seguito al sisma del 20 maggio. A Medolla si continua a scavare tra le macerie, nel capannone della Haemotronics, dove, a seguito del crollo di stamane, risultano dispersi tre operai, mentre è già stato estratto il cadavere di un altro lavoratore. A Cavezzo, nel crollo del mobilificio Malavasi, è morta una donna. Mentre la diocesi di Modena conferma la morte del parroco di Rovereto sulla Secchia, frazione del comune di Novi di Mantova. Don Ivan Martini, 65 anni, è stato colpito da una grossa pietra pericolante mentre stava verificando i danni delle scosse della mattinata nella chiesa di Santa Caterina.

 

L'epicentro del terremoto di oggi.

 

DISAGI FERROVIARI E STRADE- «La linea ferroviaria Bologna-Verona è interrotta per verifiche in corso, mentre non si registrano disservizi per strade ed autostrade». Ne ha dato notizia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, nel corso dell'informativa del governo.

CROLLI - In vari comuni della Bassa si registrano crolli. A Schivenoglia è crollata la chiesa già danneggiata dalla scossa del 20 maggio e tutta la piazza del paese è stata transennata. Anche a Quistello e Moglia, nel Mantovano, si registrano danni alle chiese. A Sermide crolli alla torre civica. Un cavalcavia sulla A22 tra Moglia e Gonzaga risulta chiuso al traffico per le verifiche sul ponte. Crolli si registrano un po' ovunque nelle campagne, con le case rurali che hanno subito gravi danni. A Mantova è crollata la cupola del campanile della basilica Palatina di Santa Barbara, a Palazzo Ducale. Mercoledì, per precauzione, le scuole saranno chiuse a Ostiglia, Sermide e Felonica mentre si sta valutando la possibilità di chiuderle anche a Mantova.

NUOVI CROLLI- Si registrano altri crolli nella Rocca estense di Finale Emilia, provincia di Modena, uno dei comuni epicentro del terremoto di questa mattina. Lo si apprende da fonti della Protezione civile. La Rocca era già stata danneggiata dal terremoto del 20 maggio, le cui scosse avevano sbriciolato la torre dei modenesi, uno dei simboli della cittadina. Intanto nei comuni del modenese più colpiti dal sisma si sta procedendo all'evacuazione di alcune strutture pubbliche come scuole e ospedali. Problemi sulla rete telefonica cellulare, le celle su Bologna e Modena completamente in tilt. Sospesa anche la circolazione ferroviaria in Emilia sulle linee Padova-Bologna, Verona-Bologna, Milano-Bologna e Verona-Mantova-Modena.

ANNULLATA AMICHEVOLE ITALA-LUSSEMBURGO- A seguito delle continue scosse è stata annullata l'amichevole di calcio Italia-Lussemburgo che si sarebbe dovuta giocare in serata a Parma. Lo ha deciso la Federcalcio d'intesa con il Comune e la Prefettura di Parma. Mentre in Rete si chiede l'annullamento della parata del 2 giugno.

 

(corriere.it / puntodincontro)

 

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29 de mayo de 2012 - Son dieciséis los muertos confirmados a causa del nuevo sismo de hoy en Emilia. Con el recuento de las víctimas, durante una audiencia en el Senado, el subsecretario de la Presidencia del Consejo de Ministros Antonio Catricalà anuncia que «el gobierno tiene la intención de decretar día de duelo nacional el próximo lunes 4 de junio». En la Cámara se observó un minuto de silencio. «Hay por lo menos una persona desaparecida» y aproximadamente 350 heridos. «El de hoy fue un terremoto nuevo. Tenemos que volver a empezar». Para Franco Gabrielli, cabeza del Departamento Nacional de Protección Civil, el fenómeno que sacudió Emilia durante toda la mañana «no puede considerarse una réplica, sino otro terremoto que desafía todas las estrategias».

En estos momentos, continuó Gabrielli, «estamos tratando de entender las razones de los derrumbes para controlar los comportamientos y dar instrucciones a la población sobre las cosas pueden ser seguras. Nos gustaría esperar los resultados de los primeros estudios técnicos sobre las casas habitación y los edificios industriales. En estos momentos es crucial que la gente pueda contar con información precisa». Y están llegando nuevas columnas móviles a la provincia de Módena. «La prioridad es rescatar a las personas —añadió Gabrielli— encontrar a los desaparecidos y contar a los muertos, que se prevé serán varios». Las estimaciones hablan de por lo menos 8,000 personas evacuadas, además de los miles de desplazados por la primera serie de sismos, que suman un total de 14,000. Los 17 muertos confirmados serían tres en Mirandola, tres en San Felice sul Panaro, ocho en Medolla, dos en Concordia y uno en Novi.

 

(corriere.it / puntodincontro)